Cercare di scrivere un pezzo su
un argomento ormai da tempo distante dalla tua ragione lo si può provare a
comporre solo esclusivamente affidandosi alle emozioni che ingenerano i ricordi,
e Santa Rita, è nelle mia prima espressione la Santa dei miracoli impossibili,
che nei racconti narratemi nella mia gioventù si identificava con la rosa in
pieno inverno che spunta in un campo pieno di neve. E’ la devozione della donna
a Dio, sensibile e umile in una società maschilista che trova la ragione di
vita nel velo e nella fede, o piu’ semplicemente è quella figlia che è
“portata” a scegliere di essere la sposa di Cristo. Della mia vita con quelle
figure di donne è rimasto il prezioso il simbolo caritatevole, di umiltà e
forza, rettitudine è operosità, di amore indistinto verso tutti in una realtà
in cui la povertà e l’ignoranza intrinseca all’ingenuità nascondeva la vera
fede nell’alone delle superstizioni in una civiltà dove dentro l’abito di ogni
suora c’era una santa che aveva come famiglia Tutti.
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Ciao Massimo, mi sono accorto adesso del tuo progettino. Ti seguirò, e se ci sara spazio per qualche mio pensiero ne sarò contento. Ad maiora!
RispondiEliminaNino Greco